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9 Ottobre 2020

Comunicazione n. 72 – Rilevazione del gas radon negli edifici: geometri, ingegneri, architetti delegati agli interventi di risanamento

Prot. 3675/2020                                                 Pisa, 9 ottobre 2020

A tutti gli iscritti      Loro Sedi

Gentili Architetti,

L’Italia ha recepito la direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione al gas Radon, ed ha unificato tutte le direttive europee in materia di radioprotezione. Il decreto emanato (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/08/12/20G00121/sg) costituisce un riordino della normativa di settore, con misure di protezione dei lavoratori e della popolazione più rigorose rispetto alle minime stabilite dalla medesima direttiva.

Nel decreto approvato si dichiara che l’esperto in interventi di risanamento da radon deve possedere una delle seguenti abilitazioni:

a) abilitazione all’esercizio della professione di geometra;
b) abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere;
c) abilitazione all’esercizio della professione di architetto;

Inoltre l’esperto in interventi di risanamento da radon deve aver partecipato a corsi specifici di formazione e aggiornamento universitari, di enti pubblici o di associazioni o ordini professionali sulla progettazione, attuazione, gestione e controllo degli interventi correttivi per la riduzione della concentrazione di attività di radon negli edifici della durata di almeno 20 ore.

Il decreto stabilisce che il livello di concentrazione massima dovrà essere da ora in poi 300 Bq/m3 sia nei luoghi di lavoro, che nelle scuole e nelle abitazioni. Il Decreto Legislativo attualmente in vigore, n.241 del 26 maggio 2000, riferito ai soli luoghi di lavoro, prevede una concentrazione massima di 500 Bq/m3.

Il decreto prevede che per le nuove costruzioni, dal 2024, già in fase di progettazione occorrerà assicurare un livello di concentrazione inferiore a 200 Bq/m3

Cordiali saluti

Il Consigliere Segretario
(Arch. Chiara Prosperini)

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