Prot.n. 4200/2020 Pisa, 5 novembre 2020
colgo l’occasione della richiesta di un architetto per fare un primo punto della situazione sulle procedure per l’accertamento di conformità, in merito a quanto definito dalla Dirigente Ing. Ricci e alla necessità di avere l’approvazione dell’assemblea condominiale per sanare modifiche riguardanti le parti comuni.
La dirigente Ing Ricci confermava dunque la seguente procedura nel caso ci fossero accertamenti di Conformità riguardanti aree condominiali: il Comune di Pisa, nel caso in cui un accertamento di conformità richieda l’assenso dell’assemblea condominiale, procede con una comunicazione all’amministratore di condominio, a cui seguono 10 giorni al termine dei quali – in mancanza di risposta da parte del condominio – scatta il silenzio-assenso.
Nello stesso accordo si richiedeva anche più personale per l’archivio del Comune, in modo da snellire le procedura di richiesta delle pratiche, considerato che non esiste ancora un archivio digitale e che i tempi di attesa sono lunghi.
Per approfondimenti ulteriori si rimanda all’ incontro organizzato in collaborazione con il Consiglio Notarile di Pisa, dal titolo “Un percorso comune verso la “Relazione Tecnica Integrata” che si svolgerà in modalità FAD sincrona il 13 novembre p.v., per il quale saranno erogati 4 crediti formativi in materia di discipline deontologiche.
Soprintendenza
In occasione dell’ incontro con il Soprintendente sono state evidenziate problematiche relative ai tempi di rilascio dei nulla osta, oltre che di relazione con gli Uffici.
Siamo in attesa di una risposta, da parte degli Uffici della Soprintendenza, per organizzare, così come definito in accordo con il Soprintendente, un percorso di formazione condiviso, che riteniamo necessario.
È importante superare tutte le problematiche relative al tempo di rilascio, che riguardano anche una corretta presentazione degli elaborati, ma anche la definizione dei criteri di tutela a cui attenersi, che escludono il solo ed esclusivo riferimento pedissequo ai morfotipi, ma considerano una corretta interpretazione del Codice dei Beni Culturali che tutela il bene vincolato e valorizza l’aspetto progettuale proposto.
Sarà mia cura comunicarvi tempestivamente ulteriori aggiornamenti.
Un caro saluto,
La Presidente
(Arch. Patrizia Bongiovanni)