Cari Colleghi,
il Consiglio del 26 giugno scorso mi ha onorato con l’elezione a Presidente.
Ringrazio il nuovo Consiglio Direttivo e, in particolare i Vice-Presidenti Maurizio Andruetto e Marta Ciafaloni, Segretario Chiara Prosperinie Tesoriere Alessandro Braione che hanno dato la loro disponibilità.
Ringrazio il Presidente Colombini e il Consiglio che ci ha preceduti per il lavoro svolto che si intende valorizzare nell’ottica di un servizio agli iscritti.
Abbiamo fatto collegialmente la scelta di un Ufficio di Presidenza, con due vicepresidenti al fine di dare maggiori garanzie agli iscritti, in termini di competenza e partecipazione.
L’Ufficio agisce con il Consiglio e si confronta con gli iscritti.
Colgo questa occasione per sottolineare che la mia presenza in Consiglio Comunale a Pisa, pur non essendo in conflitto da un punto di vista giuridico, è in scadenza: il “semestre bianco” è prossimo e non mi ricandiderò e conpassione, dedizione e onestà che voglio mettermi a servizio di tutti gli iscritti all’Ordine.
Ci attende un lavoro importante e affascinante: il rafforzamento della presenza sul territorio e di valorizzazione della nostra professione.
Stiamo vivendo una stagione particolare, per la crisi del nostro lavoro e per una stanca stagione di riforme. Viviamo da un lato una fase di incertezze interpretative, oltre che di inadempienze da parte di Enti e Amministrazioni in merito alle competenze; dall’altro una rinnovata domanda, di soluzioni per far fronte alla riduzione delle risorse disponibili per la finanza locale e per cercare di uscire da una crisi lunga da cui non si coglie quando e come uscire.
Di fronte a queste sfide, è evidente il ruolo insostituibile che la figura dell’architetto può svolgere nelle professioni riguardanti il territorio, come progettazione esalvaguardia, con particolare attenzione alle prospettive di evoluzione del sistema Paese.
Occorre contribuire a rilanciare il senso etico del progetto, a tutte le scale, e la valenza della competenza professionale, radicati nella ricerca del bene comune, di fronte alle sfide della sostenibilità con cui un modello di vita ed economico ,che mostra oggi tutti i suoi limiti strutturali, si scontra quotidianamente.
Con questo spirito che si propone ostinatamente ottimista, porgo a tutti voi un caro saluto in attesa di incontrarci personalmente.
La Presidente
Arch. Patrizia Bongiovanni